Museo Caruso
Il Museo Caruso è il primo museo nazionale dedicato a Enrico Caruso, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Un unico grande spazio, la monumentale sala Dorica, accoglie non una semplice esposizione di cimeli ma una vera e propria stanza delle meraviglie, con animazioni in 3d e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche.
Il museo permanente, curato da Laura Valente, propone un percorso complessivo su Caruso, primo grande personaggio mediatico moderno, e sul suo fondamentale contributo alla costituzione di una più ampia rete di artisti italiani che hanno scritto pagine fondamentali nella storia dello sviluppo dell’industria dello spettacolo, oltre che delle discipline artistiche in cui si sono cimentati. Il primo aspetto permette di fare un omaggio doveroso e che colma una grave lacuna. L’altro tema è un’affermazione orgogliosa della cultura italiana e partenopea. Caruso e Napoli si sono toccati poche volte se si pensa al palcoscenico eppure Caruso esprime tutta la potente incisività di un ‘marchio’ che lega l’Italia all’eccellenza di artisti mai eguagliati e che nel suo caso sublimano il concetto del “più grande cantante mai esistito”.
Fondamentale la sinergia con un donatore speciale, Luciano Pituello, che con la sua Associazione Museo Enrico Caruso, Centro Studi Carusiani di Milano, ha dedicato tutta la sua vita a collezionare cimeli e incisioni originali e che ha deciso di donare la maggior parte dei rari materiali di proprietà del Museo come atto di generosa condivisione di un progetto definitivo sul tenore. Il Fondo Pituello rappresenta il fulcro della nuova installazione: costumi, dischi, grammofoni d’epoca, spartiti originali con segni autografi dell’artista, come gli acquerelli colorati, un unicum nella produzione artistica figurativa di Caruso, cui si aggiunge la preziosissima donazione delle celebri caricature dedicate ai grandi della musica, da Toscanini a Verdi.
Fondamentale anche la collaborazione avviata con il Comune di Lastra a Signa dove ha sede il Museo Caruso di Villa Bellosguardo (residenza italiana di Caruso), che si è concretizzata nel prestito di numerosi pezzi a conferma del legame che unisce i due istituti.
Il modo migliore per celebrare i 150 anni dalla nascita è rendere immortale il suo incredibile talento.