Appartamento Storico Benvenuti I giardini Una vista mozzafiato Cappella palatina History of art department Teatrino di corte Si apre il sipario
Benvenuti

Palazzo Reale

I grandi saloni del piano nobile, che si raggiungono attraverso lo Scalone d’Onore ornato di marmi colorati, costituiscono la ricca scenografia della vita istituzionale a Napoli tra il Sei e lOttocento

La fondazione risale ai primi del 1600, quando il vicerè Fernando Ruiz de Castro decise di costruire una residenza adeguata ai bisogni di una corte moderna, senza più i caratteri di dimora fortificata

Collezioni

Gli Arazzi

Sulle pareti sono esposti arazzi della manifattura Gobelins e della Real Fabbrica di Napoli realizzati su progetto di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga.

Mostre ed Eventi

In cartellone

Dipinto……..

Opera di…, Anno…

La linea del tempo

La Storia

Incaricato della realizzazione dell'edificio fu Domenico Fontana, tra i più famosi architetti del tempo, proveniente dalla corte papale, che ispirò il suo disegno progettuale a canoni tardo-rinascimentali, già sperimentati a Roma nella sua attività per Sisto V

XVII secolo
XVII secolo
Fondazione

XVII secolo

Il viceré Fernando Ruiz de Castro, conte di Lemos, e la moglie, la viceregina Catalina de Zúñiga`{`6`}`, decisero di costruire un nuovo palazzo in onore del re Filippo III d'Asburgo, per ospitarlo in vista di una sua imminente visita: il re di Spagna però non si sarebbe mai recato a Napoli`{`7`}`. L'area scelta per la nuova costruzione era sita all'estremità occidentale della città, a ridosso della collina di Pizzofalcone, in posizione dominante il porto (che si sarebbe rivelata un'ottima via di fuga per il re in caso di attacco nemico`{`8`}`), accanto al palazzo Vicereale, utilizzando una parte dei giardini di quest'ultimo
XVIII e XIX secolo
XVIII e XIX secolo
Moving in

Carlo di Borbone

Nel 1734 Napoli venne conquistata da Carlo di Borbone e divenne nuovamente capitale di un regno autonomo: il nuovo re decise di utilizzare il palazzo come residenza reale e avviò al contempo dei lavori di restauro, riorganizzando sia gli spazi per gli ambienti ufficiali, dove esercitare le funzioni di comando, sia gli appartamenti privati. Fu così che venne ampliato verso il mare con un corpo di fabbrica chiamato Appartamento del Maggiordomo, e verso il lato che guarda al Vesuvio con il cosiddetto Appartamento per i Reali Principi: vennero inoltre edificati due cortili interni, sistemati i giardini pensili, completata la facciata lungo via Acton e rifatte le decorazioni marmoree e pittoriche, in stile barocco, opera degli artisti Francesco De Mura e Domenico Antonio Vaccaro. Durante il regno di Ferdinando I delle Due Sicilie fu progettata e realizzata la Gran Sala, in occasione delle nozze del re, e il teatrino di corte, opera di Ferdinando Fuga
2020
2020
I giorni nostri

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