I Dipinti
La Quadreria di Palazzo Reale è costituita da un importante nucleo di dipinti realizzati tra il XVII e il XIX secolo che offrono un ricco repertorio di scuola napoletana e meridionale; conserva, inoltre, un nucleo della Collezione Farnese, nella cosiddetta Sala degli Emiliani (sala XVIII), allestita con tele del Guercino (1591- 1666) e Bartolomeo Schedoni (1578- 1615); una collezione di Scuola Fiamminga, legata ad acquisti di Ferdinando IV, e dipinti di scuola francese, frutto delle committenze murattiane.
Tra le opere più importanti segnaliamo: La Vestizione di S. Aspreno, una tela di Massimo Stanzione (1585-1656), protagonista della svolta del naturalismo caravaggesco a Napoli;
La strage degli Innocenti di Andrea Vaccaro (1604-1679);
Orfeo tra gli animali di Gerrit Von Honthorst (1590-1656) che mostra gli aspetti narrativi dei caravaggeschi nordici attivi a Roma;
il dipinto degli Avari, esattori delle imposte di Marinus Van Roymerswaele (1493-1567), una caricatura a fini moralistici delle tentazioni derivanti dal maneggiare il denaro;
le due tele di Andrea Vaccaro (1604-1670) raffiguranti: Orfeo e le Baccanti e Incontro di Rachele e Giacobbe, che mostrano le tendenze classiciste del pittore, di prima formazione naturalistica.
Ricordiamo, inoltre, di Mattia Preti (1613-1699) il Ritorno del figliuol prodigo in cui l’artista usa il contrasto luministico di natura caravaggesca per esaltare il tema emotivo del perdono e di Luca Giordano (1634-1705), Venere, Amore e un satiro che dimostra la ripresa di temi iconografici e pittorici della Scuola veneta.
Di provenienza Farnese le due tele di Bartolomeo Schedoni – pittore di formazione manieristica che elabora uno stile originale da Correggio- raffiguranti san Gioacchino e sant’Anna alla porta aurea di Gerusalemme (dal titolo tradizionale Elemosina di sant’Elisabetta) e la Bottega di san Giuseppe, provenienti dalla Chiesa di San Francesco a Piacenza e e il dipinto di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, il sogno di san Giuseppe.
Infine, tra i dipinti del XIX secolo, segnaliamo l’iconico Ritratto di Ferdinando I delle due Sicilie di Vincenzo Camuccini (Roma 1771-1844), esposto nella sala del Trono e raffigurante il sovrano che da Palazzo Reale indica la Basilica di san Francesco di Paola, da lui fatta erigere come ex voto dopo la Restaurazione.