Nel lungo braccio orientale del Palazzo Reale, già sede dell’Appartemanto delle Feste, è ospitata dal 1923 la Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”, dal nome del sovrano che donò allo Stato la Reggia napoletana. Su indicazione del Ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce fu deciso di spostare la Biblioteca, sino ad allora ospitata nel palazzo dei Regi Studi, presso il Palazzo Reale. Il trasferimento nei primi tre piani dell’ala nord-est – prima occupati dagli appartamenti dei reali principi – fu concluso nel 1927, anno in cui la Biblioteca venne inaugurata.

Oggi gli antichi saloni delle feste e le stanze private dei re accolgono le prestigiose raccolte della Biblioteca: volumi, carte geografiche, progetti e disegni rari, incunaboli e manoscritti, lettere, la Biblioteca Palatina, la Brancacciana, la Lucchesi Palli, l’Officina dei Papiri Ercolanesi, i manoscritti leopardiani e altri fondi di letteratura, musica, arte, architettura di grande valore che fanno di questa Biblioteca una delle più importanti d’Italia.

Nel Palazzo Reale, con accesso dal Cortile del Belvedere, hanno sede le due Soprintendenze che si occupano della tutela del patrimonio archeologico, architettonico, artistico e paesaggistico della città di Napoli e dell’Area Metropolitana. Sono collocate nei locali sottostanti la terrazza del Giardino Pensile, un tempo destinati a servizi per la corte (armeria, fonderie, stamperia) mentre al pianterreno si conserva l’appartamento ove re Ferdinando II riceveva in forma privata, dalle colte decorazioni  alla pompeiana.