Giardini e Cortili

Giardino Pensile

Visite accompagnate
Disponibili tutti i giorni ad eccezione del mercoledì, nelle seguenti fasce orarie:
10.00 – 11.00 – 12.00 – 15.00 – 16.00.

Durante i mesi di luglio e agosto, a causa delle eccessive temperature, le visite accompagnate al Giardino Pensile del Palazzo Reale di Napoli verranno svolte tutti i giorni (ad esclusione del mercoledì) alle ore 10.00.
A partire da lunedì 1° settembre verranno ripristinati i precedenti orari di visita

 

Per visitare il Giardino Pensile è necessario acquistare un biglietto separato, oltre al titolo di ingresso al Palazzo.

 

Il Giardino Pensile fu realizzato come Giardino del Belvedere, presumibilmente verso la metà del XVII sec., con l’ampliamento di un primo terrazzo che circondava il corpo di fabbrica, creato nel 1671, per ospitare le stanze della Viceregina Ana Fernandez de Cordoba.

Il progetto settecentesco si inserisce nella fase d’ampliamento e abbellimento del Palazzo promossa da Carlo di Borbone, giunto a Napoli nel 1734. Si sviluppava nel senso di un grande terrazzo con balaustra ritmata da busti e da grandi vasi per fiori, con una pavimentazione semplice e aiuole rettangolari e, al centro, un giardino ellittico con fontana.

Nel primo decennio dell’Ottocento è testimoniato un allestimento più ricco delle aiuole e l’attuale assetto è quello voluto da Gaetano Genovese che, tra il 1836 e il 1842, modifica definitivamente l’aspetto del terrazzo, con la costruzione di un braccio nuovo e un ponticello in ghisa di collegamento con l’Appartamento Storico.

Il Giardino Pensile si compone di singole aiuole rettangolari poste su due file separate da un viale coperto da un pergolato metallico. Il centro è definito da una spazialità ellittica, un tondo delimitato da quattro panche curve in marmo di Carrara sostenute da terminazioni a piedi leonini di fattura neoclassica, disposte secondo quattro direzioni ortogonali. Un pregevole tavolo neoclassico, in marmo bianco di Carrara, definisce il centro di questo spazio vuoto con un piano d’appoggio che ha anche funzione di fioriera e fontana. Il disegno della pavimentazione centrale, in marmo di Carrara e Bardiglio Imperiale ad elementi alterni, richiama l’effetto classico del tavolo e funge da fulcro visivo non solo del giardino ma dell’intera facciata meridionale.

Dopo l’assetto voluto da Genovese, si rammentano lavori di sistemazione idraulica e di integrazione botanica con il regno dei Savoia, nel 1877, che continuamente arricchirono e modificarono l’ allestimento del giardino, con piante, panchine, fioriere.

Nel dopoguerra, nell’ambito dei lavori di restauro del Palazzo Reale, lacerato da oltre cento bombe e dallo scoppio di una nave carica di esplosivi, si pose mano anche al rifacimento del terrazzo del Giardino e fu demolito il ponticello, che è stato ricostruito nel 2009.

Un complesso intervento di restauro, concluso nel 2018, ha interessato sia aspetti architettonici e strutturali sia le nuove sistemazioni botaniche, che hanno previsto il ripristino delle specie originarie, come quelle degli agrumi e delle rose.

 

Si ricorda che durante le aperture serali e le giornate di gratuità non è possibile effettuare visite al Giardino Pensile.
In caso di eventi metereologici avversi segnalati da allerte diramate dalla Protezione Civile, il Giardino Pensile di Palazzo Reale potranno subire chiusure parziali o totali al pubblico.