L’ampia galleria che gira intorno al Cortile d’Onore, concepita come disimpegno tra le varie sale dell’Appartamento di Etichetta, era in origine una loggia aperta; in seguito fu suddivisa in più ambienti per ricavare nuovi spazi per la corte, mentre le pareti verso il Cortile vennero murate e dotate di finestre.

Nel corso dei restauri ottocenteschi l’architetto Gaetano Genovese ripristinò l’unitarietà dello spazio, che venne inondato di luce grazie all’apertura di ampie vetrate. All’ambulacro fu allora conferita una nuova veste neoclassica: le volte furono decorate a stucco su disegno dello stesso Genovese, con motivi ornamentali che si ritrovano anche in altri ambienti del Palazzo.