La collezione di orologi di Palazzo Reale è particolarmente significativa: nel percorso dell’Appartamento di Etichetta ne sono esposti ben 23, realizzati tra il XVIII e il XIX secolo. Segnaliamo per importanza la rarissima Macchina di Clay del 1730, un Thuret di provenienza farnesiana, raffigurante Atlante che regge il globo terrestre, e gli imponenti orologi realizzati per Napoleone Bonaparte, vere e proprie sculture neoclassiche in piccolo formato.
L’Orologio con la Meditazione, con quadrante firmato Bailly, orologiaio di Napoleone, era destinato originariamente alla Sala del Trono del Palazzo del Quirinale. Al di sopra del basamento, appoggiata con il gomito alla cassa, una figura femminile, allegoria della Meditazione, è coronata d’alloro e reca un libro nella mano destra.
Nello Studio di Gioacchino Murat è collocato il raffinato orologio con pendolo a compensazione in cassa lunga, firmato sul quadrante Bailly Hr de Leurs MM. La cassa presenta applicazioni in bronzo dorato con motivi floreali stilizzati, racemi e corone d’alloro, simbolo dell’autorità imperiale. Sul quadrante sono raffigurate le ore, i segni dello Zodiaco e le scritte dei mesi. Pendant di quest’orologio, nell’arredo dello studiolo è il barometro, anch’esso in cassa di mogano con decorazioni in bronzo dorato.