Il Giardino Pensile
Il Giardino Pensile fu realizzato come ‘Giardino del Belvedere’, verso la metà del XVII sec., con l’ampliamento di un terrazzo che circondava il corpo di fabbrica che ospitare le stanze della viceregina Ana Fernandez de Cordoba.
Il progetto settecentesco si inserisce nella fase d’ampliamento e abbellimento del Palazzo promossa da Carlo di Borbone, giunto a Napoli nel 1734. Si sviluppava nel senso di un grande terrazzo con balaustra ritmata da busti e da grandi vasi per fiori, con una pavimentazione semplice e aiuole rettangolari e, al centro, un giardino ellittico con fontana.
Nel primo decennio dell’Ottocento è testimoniato un allestimento più ricco delle aiuole, mentre l’attuale assetto è quello voluto da Gaetano Genovese che, tra il 1836 e il 1842, modifica definitivamente l’aspetto del terrazzo, con la costruzione di un braccio nuovo e un ponticello in ghisa di collegamento con l’Appartamento Storico.
Il Giardino Pensile si compone di singole aiuole rettangolari poste su due file separate da un viale coperto da un pergolato metallico. Il centro è definito da una spazialità ellittica, un tondo delimitato da quattro panche curve in marmo di Carrara sostenute da terminazioni a piedi leonini di fattura neoclassica, disposte secondo quattro direzioni ortogonali.
Un pregevole tavolo neoclassico, in marmo bianco di Carrara, definisce il centro di questo spazio vuoto con un piano d’appoggio che ha anche funzione di fioriera e fontana.
Il disegno della pavimentazione centrale, in marmo di Carrara e Bardiglio Imperiale a elementi alterni, richiama lo stile del tavolo e funge da fulcro visivo non solo del giardino ma dell’intera facciata meridionale.
Dopo l’assetto voluto da Genovese, si rammentano lavori di sistemazione idraulica e di integrazione botanica con il regno dei Savoia, nel 1877, che continuamente arricchirono e modificarono l’ allestimento del giardino, con piante, panchine, fioriere.
Nel dopoguerra, nell’ambito dei lavori di restauro del Palazzo Reale, lacerato da oltre cento bombe e dallo scoppio di una nave carica di esplosivi, si pose mano anche al rifacimento del terrazzo del giardino e fu demolito il ponticello, che è stato ricostruito nel 2009.
Un complesso intervento di restauro, concluso nel 2018, ha interessato sia gli aspetti architettonici e strutturali sia le nuove sistemazioni botaniche, che hanno previsto il ripristino delle specie originarie, come quelle degli agrumi e delle rose.
Dal giardino Pensile si gode una splendida vista sul golfo di Napoli, col Vesuvio sullo sfondo, fino alla penisola sorrentina e all’isola di Capri.